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Villareal-Juventus 1-1 Un pareggio amaro.

Locandina saggezza del pallone 59

 

La Juventus esce dallo stadio de la Ceramica di Villa real con un pareggio. Una partita ben controllata dalla squadra di Massimiliano Allegri, dove a concesso poco e niente alla squadra allenata da Emery. Passata in vantaggio al primo minuto di gioco con Vlahovic, ha mantenuto sempre il controllo della partita, sfiorando a più riprese il raddoppio. Purtroppo Morata continua a non avere un feeling privilegiato con il goal,  sprecando almeno due palle nitide, errori che sommati a quello di Rabiot, sono costati il pareggio.

Dopo un buon primo tempo nella ripresa i bianconeri si sono assopiti, concedendo qualche pallone di più alla squadra spagnola, il Villareal alla fine trova il pareggio con Daniel Parejo, pronto a sfruttare un varco lasciato libero da un errore di valutazione del solito nazionale francese. Purtroppo per la squadra allenata da Massimiliano Allegri, tolto il goal di Dusan Vlahovic, abbiamo visto una squadra che ha tenuto un baricentro sempre basso, cercando di sfruttare le ripartenze, giocate riuscite ma non sfruttate a dovere da Morata in primis e dai suoi compagni. Troppa superficialità nel calciare verso la porta avversaria, troppa frenesia di liberarsi presto del pallone. Conclusione dei fatti si porta a casa un pareggio che lascia la qualificazione ancora aperta.

Alla fine in questa gara viene fuori un indicazione importante, quella di avere ragione, Allegri schiera il 3-5-2, e la squadra si presenta più combatta, rischia meno a centrocampo, concede poco e nulla, produce azioni da goal, mal sfruttate, e porta a casa un pareggio malgrado le assenze. Spero di cuore che l’allenatore toscano continui a lavorare su questo modulo e a migliorarlo sempre di più. 

Due appunti da fare. Uno a Vlahovic. Non ti sentire appagato dopo un goal segnato, ci aspettiamo il Dusan Vlahovic che giocava nella Fiorentina che calcia da qualsiasi posizione cercando di beccare lo specchio della porta, questa sera spesso hai voluto servire i compagni, quando avresti potuto calciare nello specchio della porta e fare qualche goal di più. Il secondo va all’arbitro della partita, il quale nel secondo tempo, ha dimenticato di fischiare a favore dei bianconeri, non vorrei che nell’intervallo Ceferin lo abbia redarguito, invitandolo a non fischiare a favore della squadra bianconera.

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