La vittoria del Foggia sul Messina ha sicuramente portato un pò di tranquillità nell’ambiente rossonero. La vittoria mancava dalla sfida di campionato disputata sempre in casa contro il Brindisi del 14 ottobre. I goal sono arrivati nella sfida contro il Messina su calcio rigore, segnato da Peralta e dal difensore Salines. Sono mancati ancora una volta i goal degli attaccanti e in particolare i goal su azione, visto che i goal contro i siciliani, sono arrivati su palle inattive. Appunto i goal degli attaccanti, quelli mancano e non a caso l’attacco del Foggia esicuramente uno dei peggiori della serie c con solo tredici goal fatti e 10 subiti. Diciamo che le idee e le azioni per fare goal il Foggia li costruisce ma purtroppo non riesce a concretizzare e quindi manca quel finalizzatore quell’attaccante da 20 goal a stagione, quel calciatore abile a sfruttare le palle goal che si presentano servite su un piatto d’argento, dove non deve fare altro che buttarla dentro.
Ritornando alla vittoria, sicuramente importante non solo per il morale ma anche per poter lavorare in tranquillità durante la settimana, non deve inlludere l’ambiente e pensare che abbia risolto le problematiche di questo Foggia. I problemi non sono solo la difficoltà di fare goal, ma anche il pco equilibrio tra la fase di possesso palla e la fase di non possesso. Infatti il Foggia contro il Messina ha rischiato davvero molto e solo il goal su calcio di rigore ha sbloccato il Foggia, giocando meglio e sfruttando a più riprese il goal del raddoppio mancato più volte.
Altra cosa importante dopo aver raddoppiato i rossoneri si sono fermati e hanno subito il ritorno del Messina che ha sfiorato più volte il goal per riaprire la partita. Un crollo fisico e mentale visto anche in altre partite come quella contro la Juve Stabia.
Il Foggia deve ritornare ad essere il Foggia d’inizio stagione, altrimenti rischia di non poter partecipare alla lotta per la promozione, visto l’equilibrio del girone C.
