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Uno scarso Foggia cade in casa contro un modesto Pescara.

Locandina saggezza del pallone 55

 

Il Foggia di Roberto Boscaglia esce sconfitto per 4 reti a zero contro un modesto Pescara. Una ennesima brutta partita del Foggia, anche questa sera ha dimostrato di essere molto scarso e di avere un gioco assente. Calciatori rossoneri che passano la palla a quelli del Pescara. A me sembra una ciurma di incapaci messi in campo da un incapace dimostrando tutte le sue lacune, veniva da un esonero, quello di Palermo e questa sera vicino ad un nuovo esonero. Tranne essere smentiti dalla società che voglia confermare l’allenatore siciliano e rischiare la retrocessione. Perchè di questo oggi possiamo parlare, di una squadra che doveva lottare per le zone alte della classifica e invece si trova nelle sabbie mobili della retrocessione.

La campagna acquisti di questa estate è stata abbastanza onerosa da parte della società, acquistando un’intera squadra, mettendola a disposizione dell’allenatore. Amichevoli svolte con i morti per dimostrare la forza della squadra e di essere competitiva e pronta al grande salto. Invece non è cosi e il problema l’abbiamo visto subito, con la sconfitta in casa contro il Latina, Picerno, la vittoria di misura contro la Virtus Francavilla e il pareggio contro il Potenza. Abbastanza fortunati, visto il rigore sbagliato dall’attaccante dei lucani. Questa sera l’epilogo di una squadra insignificante.

Cosa aspettarsi dopo questa sera? In una condizione di normalità mi aspetterei un allenatore che va in sala stampa e pubblicamente annuncia le sue dimissioni rimettendo il mandato e una società pronta ad accoglierlo. Purtroppo invece assisteremo all’ennesimo prologo di un allenatore che crede di poter risanare e risolvere il problema e rimette nelle mani della società la decisione di continuare o meno.

Una sconfitta cosi, i tifosi e la città di Foggia non la meritano. Vedere un tale squallore vergognoso e non degno dei tifosi foggiani, pronti in qualsiasi momento a sostenere la squadra, seguendola in casa e in trasferta, incitandola sempre. Roberto Boscaglia chiedeva tempo alla vigilia della sfida interna contro il Pescara. Quanto tempo occorre a questi piccoli allenatori per ottenere un gioco, un’identità? Un mese? Sei mesi? Ho un anno? Con il rischio di retrocedere? Altro che lottare per il vertice.

Roberto Boscaglia a differenza di Massimiliano Allegri ha un contratto di un solo anno, quindi, spero sia esonerato. Sostituendolo con un allenatore in grado di dare lustro a questa squadra e a tutto l’ambiente. Ripeto e lo dirò fino alla nausea, l’errore è stato fatto lo scorso, anno mandando via Marco Marchionni per prendere Zeman. Avevano l’allenatore giusto per costruire la squadra e invece hanno deciso di mandarlo via. Andato a Novara, ha guadagnato la promozione. Oggi è libero, farei un pensierino.

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