Un calcio malato e di scarso interesse
Ieri a Milano è andato in scena il derby della Madonnina, dove si affrontavano la squadra che ha vinto lo scorso anno il campionato, il Milan e la squadra che ha vinto la coppa Italia e la Supercoppa Italiana, l’Inter quest’ultimo trofeo vinto proprio contro i rossoneri meno di un mese fa.
Personalmente ho visto solo il primo tempo, dopo ho preferito vedere altri programmi, vista la delusione di assistere ad uno spettacolo osceno, dove la squadra di Simone Inzaghi, prendeva a pallonate la squadra guidata da Stefano Pioli. Alla fine ho visto il risultato finale su internet, l’Inter ha vinto con il goal del primo tempo realizzato da Lautaro Martinez, a cui è stato annullato nel secondo tempo il raddoppio per un fuorigioco millimetrico.
Lasciando da parte i problemi del Milan dove non si riesce a capire cosa stia accadendo all’interno dello spogliatoio rossonero, il tempo darà le risposte, questa partita doveva essere e non è stata uno spot per calcio italiano. Se le due squadre vincitrici degli ultimo trofei non riescono a dare uno spettacolo adeguato per esportare il nostro calcio e venderlo, non voglio immaginare la fine che farà.
Un campionato terminato ai primi di febbraio, dove lo scudetto è stato assegnato al Napoli unico a buttare alle ortiche un esito cosi scontato, cosa resta di cosi interessante? Da permettere ai tifosi di restare interessato e continuare a seguirlo? Le posizioni della zona Champions League, quelle dell’Europa League o la lotta salvezza?
Hanno provato a cambiare il calendario credendo di dare più appeal, hanno parlato di play off, hanno inserito il Var, ma alla fine di anno in anno questo calcio malato Italiano lascia spai ad altri interessi, e tolta la Champions o l’Europa League il resto è solo noia.
I vertici del calcio italiano a partire dal presidente Gabriele Gravina dovrebbero farsi un esame di coscienza e capire dove hanno sbagliato e cosa continuano a sbagliare. Tante parole spese per apportare miglioramenti, tutto invano. Il nostro calcio e vecchio e retrogrado, dove continua ad esistere un campanilismo inutile di borghi medievali pronti a salvaguardare il proprio orticello e senza pensare in grande come ha fatto la Premier League.
Il futuro del nostro calcio mi preoccupa e non poco, e sarà difficile poterlo esportare in futuro, visti i vari problemi mai affrontati e lascianti come la polvere sotto i tappeti, credendo che nessuno si accorga di quanta ce ne sia nascosta.
