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Roberto Mancini Svela la Verità dietro le Dimissioni: “Non Legate a Buffon e Barzagli”

Il recente articolo sulle colonne del Messaggero ha finalmente gettato luce sulle reali motivazioni che hanno portato Roberto Mancini, ex commissario tecnico della Nazionale, a presentare le sue dimissioni. Contrariamente alle speculazioni circolanti, sembra che l’inserimento di Gianluigi Buffon e Andrea Barzagli nello staff non abbia giocato alcun ruolo nelle decisioni di Mancini.

Dopo giorni di speculazioni e dibattiti sulla sorprendente decisione di Roberto Mancini di dimettersi dalla carica di commissario tecnico della Nazionale, il mistero sembra essere stato finalmente risolto grazie alle dichiarazioni rilasciate dallo stesso Mancini in un’intervista esclusiva al Messaggero. L’ex CT ha preso la parola per spiegare le vere ragioni dietro le sue dimissioni e mettere a tacere le voci che circolavano riguardo al coinvolgimento di Gianluigi Buffon e Andrea Barzagli.

Mancini ha dichiarato: “Sapevo che il presidente Gravina avrebbe scelto Gianluigi ed era la soluzione giusta dopo l’addio di Vialli. Niente contro di lui. E niente neanche contro Barzagli, perché per me andava bene integrare lo staff. Se a un allenatore toccano lo staff di fiducia è come certificare la mancanza di fiducia nel gruppo di lavoro.”

Queste parole mettono finalmente fine alle congetture sul coinvolgimento di Buffon e Barzagli nelle dimissioni di Mancini. L’ex CT ha chiarito che l’inclusione di queste due leggende del calcio italiano nello staff tecnico non è stata la causa scatenante delle sue dimissioni. Mancini ha riconosciuto l’importanza di Buffon e Barzagli nell’ambito calcistico e ha sottolineato che era favorevole all’idea di ampliare lo staff tecnico.

Ciò che emerge dalle sue dichiarazioni è un’ulteriore chiarezza sulla questione e gettano molte ombre sull’operato della Figc e in particolare del presidente Gabriele Gravina. Figura molto chiacchierata nell’ultimo periodo e che molti vorrebbero fuori dal ruolo istituzionale. Il governo e più precisamente il ministro dello sport Andrea Abodi dovrebbe intervenire e suggerire al presidente Gabriele Gravina di mettersi da parte dimettendosi e lasciando il posto a figure nuove. 

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