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Ostaggi dello stipendio da nababbo

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La Juventus e alcuni dei suoi calciatori sono più che mai schiavi e sottomessi ai contratti stipulati e in particolare agli ingaggi che la società bianconera versa nei conti correnti, di quei campioni risultati non tali peso delle casse della società e non più al centro del progetto. É valsa la pena svenarsi per calciatori modesti di difficile vendita? Vedi Arthur, Rabiot e lo stesso Rugani.

Errori commessi a monte da un modesto Fabio Paratici, esaltato dalla società e dall’opinione pubblica per aver portato Cristiano Ronaldo a Torino, pagandolo a peso d’oro e poi fatto fuggire come un ladro, visto che i bianconeri non potevano permettersi più uno sborso di denaro così elevato e il Covid-19 ha dato l’ultimo colpo di grazia.

Oggi nessuno può permettersi di prendere in prestito calciatori come i tre elencati prima, visto l’elevato costo dell’ingaggio, chiedendo alla Juve stessa di sostenere come benefattore no il 30 o 40 per cento dello stipendio ma in modo spudorato viene chiesto di accollarsi il 60 o 70 per cento dell’ingaggio. Tutto questo per cosa, per fare un piacere alla società che lo vuole o allo stesso calciatore? Per esempio Arthur vuole andare via da Torino perché vuole giocare ma non ha mai detto accetto di rinunciare a parte del mio stipendio pur giocare e prepararmi al meglio per i prossimi mondiali, in modo da convincere il commissario tecnico a convocarmi.

Rugani consapevole di essere la quarta scelta con un ingaggio no da quarta scelta, chiede di andare via per giocare ma senza mai un accenno ad andare incontro alla società che vuole prenderlo per farlo giocare, abbassandosi lo stipendio. Chiedono il 50, 60 o 70 per cento alla Juventus.

La mamma di Rabiot alla ricerca di una società che si accolli lo stipendio del figlio, sicuro di non essere rinnovato dalla Juventus. Ad oggi tutte quelle contattate, sono fuggite o si sono defilate. 

Per il periodo che stiamo vivendo non è una fortuna avere e pretendere uno stipendio alto. Poi se manca l’umiltà di capirlo, non resta altro da fare che accettare un futuro in panchina o in tribuna, purché ogni mese sentirsi meno calciatore e più Paperone.

Caro Cristiano Ronaldo oggi vorresti andare via dal Manchester United ma non sempre nella vita si incontra nella propria strada un Fabio Paratici e la Juventus. Quindi ho ti accontenti oppure son guai.

Spero che la Juventus abbia capito.

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