A Foggia l’estate non sarà calda e rovente solo per per condizioni metereologiche che ogni anno in questo periodo rendono la città invivibile con l’unica possibilità di refrigerarsi, recandosi verso località montane o al mare. Quest’anno dicevo, oltre alle temperature da deserto del Sahara, abbiamo le temperature alte che si registrano all’interno della società pugliese, con la diatriba tra Nicola Canonico e la Pintus. Una faccenda riaperta dopo che l’arbitrato ha dato ragione all’imprenditrice sarda restituendo il 49% del capitale della Corporate Investment, la cassaforte del Foggia. Il restante 51% resta a Nicola Canonico. Maria Assunta Pintus, accusa Nicola Canonico di non essere stata liquidata e da qui il ricorso all’arbitrato.
La situazione potrebbe complicarsi ulteriormente in vista del dispositivo che sarà emesso dal tribunale di Cagliari. In particolare complicherebbe la possibilità di vendita del Foggia stesso, visto che a cordata di imprenditori foggiani che vorrebbe rilevare il club, sostiene di non poterlo fare se prima Canonico non risolve il contenzioso con la Pintus, anche se lo stesso Canonico ha rispedito al mittente, la proposta di acquisto di circa In realtà il presidente del Foggia ha già liquidato la proposta della cordata respingendo i circa 2 milioni di euro proposti in cambio della cessione del Foggia. Il bello avverrà quando il tribunale deciderà a chi dare l’incarico della cessione del club.
Insomma tra i vari ricorsi Nicola Canonico ha svariate beghe da dover affrontare e cercare di risolvere, non solo i ricorsi per ottenere la serie B, ma anche la lotta interna contro la socia di minoranza la signora Pintus. La speranza e di vedere al più presto la cessione del Foggia in modo da potersi liberare da due personaggi che hanno fatto poco per una società e una tifoseria che merita tanto. La palla passa agli imprenditori locali, gli unici che possono liberare la passione dall’essere ostaggio della Pintus e di Canonico.
