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La Juventus supera lo Sporting con un goal di Gatti

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La Juve fa sua la gara di andata contro lo Sporting CP: una sfida dura, complicata, risolta da Gatti con una… zampata. Inizio in equilibrio con squadre più attente a fare densità in mezzo che a provare a scavalcare i rispettivi pacchetti difensivi avversari. Fra il quinto e il sesto Juve e Sporting provano a prendere la mira, con Milik da una parte, con Trincao dall’altra. Stessa zona, poco fuori dal limite, stesso esito, palla alta. Il primo vero pericolo lo porta Chiesa che al 12′ aggancia in area una gran palla di Di Maria e la valorizza ulteriormente, con uno stop delizioso e un tiro immediato che brucia un tempo di gioco ai difensori e costringe il portiere lusitano a respingere in tuffo. Potrebbe essere l’occasione che stappa la partita, e invece, minuto dopo minuto, esce lo Sporting, che macina gioco e alla mezz’ora mette tre brividi sulla schiena dei quasi 40 mila dell’Allianz Stadium: prima Szczesny respinge una conclusione volante sottomisura di Coates, poi si ripete su Gonçalves. Al 33′ altra occasione pericolosissima dei lusitani, con Nuno Santos, che costringe Bremer al salvataggio sulla linea. La Juve in questa fase soffre, e non poco, il palleggio dei lusitani, ma riesce a resistere. Il tutto in un primo tempo che si chiude con momenti di preoccupazione per Szczesny, che soffre un malessere in campo, si tocca il petto ed esce in lacrime. La bella notizia è che i controlli, immediati, cui Tek si sottopone sono ok, e si può derubricare il tutto a “spavento”.

Si torna a giocare, allora, e il leit motiv di inizio ripresa è lo stesso visto nell’ultima fase della prima frazione. Sporting a farsi preferire nel palleggio e Perin che scalda subito le mani, sul destro dalla distanza di Gonçalves. E’ una ripresa che però per lunghi tratti non offre sussulti particolari, la Juve riesce a uscire dal pressing portoghese e alza a sua volta la pressione, portando qualche affanno alla difesa avversaria. Qualche affanno ma, come si diceva, poche occasioni limpide. Poi al 72′ la svolta: Chiesa sgasa a sinistra, va via a tutti e crossa in mezzo una palla che non viene ribadita in rete da nessuno ma messa in calcio d’angolo. Sulla battuta, il colpo di testa di Vlahovic viene salvato sulla linea, ma pronto al tap-in c’è Gatti che porta in vantaggio i bianconeri ed esplode di gioia, come tutto l’Allianz Stadium. Il secondo urlo di gioia sarà proprio a fine partita: negli ultimi minuti lo Sporting accelera e si fa pericoloso alla ricerca del pareggio, ma non ha fatto i conti con la serata di Perin, come sempre una sicurezza. Proprio al 90′ Mattia compie un prodigioso doppio intervento su Gonçalves e Bellerin, entrambi da distanza molto ravvicinata. “Quanto è forte Perin” canta lo stadio, e ne ha motivo. Finisce così: a Lisbona non sarà una passeggiata, ma andarci avanti di un gol è una buonissima notizia.

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