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Italiani del sud offesi dall’Italia del nord

Locandina saggezza del pallone 78

 

L’Italia è un paese formato da venti ragioni, tutte molto belle con caratteristiche e particolari unici, con città e una storia che fa invidia a molti. Un’Italia dove la storia ha scritto momenti belli e altri meno belli, dove all’interno del territorio si sono combattute molte guerre, tra cui la prima e la seconda guerra mondiale, le più recenti che ci hanno visto coinvolti in prima persona, ma in particolare si sono combattute, durante il periodo del risorgimento, le tre guerre dell’indipendenza, dove Garibaldi e i suoi uomini, insieme alla partecipazione degli Italiani, ha scacciato lo straniero, riunendo l’Italia in un unica nazione. Una nazione fatta da Italiani, con molte influenze, austriache, francesi, spagnole, arabe, germaniche e altre ancora. Alla fine però tutti sotto un unica bandiera, quella italiana. Al termine della stessa, Garibaldi guardando l’Italia e il suo popolo ha detto una frase storica, ripetuta nel tempo anche da Mussolini. Fatta l’Italia, adesso bisogna fare gli italiani.

Dal 1848 inizio della prima guerra per liberare l’Italia dallo straniero ad oggi, questo passaggio cosi importante, non è avvenuto nel modo che tutti si auspicavano o speravano di avvicinarsi il più possibile, con una politica locale, regionale e nazionale che ha le sue colpe e no di poco conto. Insomma diciamola chiara e tonda questa unità cosi acclamata per unire l’Italia e il popolo italiano, alla luce dell’episodio avvenuto ieri durante una gara di calcio nazionale tra la squadra del Verona e del Napoli, non è avvenuta cosi perfetta o meglio non si avvicina neanche un pò. 

Restiamo sorpresi e in apprensione per la guerra in Ucraina, la guerra più inutile da quando esiste il mondo, dove si combattono fratello contro fratello, padre contro madre e via discorrendo, restiamo amareggiati per i cori antirazzisti, per tutto quello che avviene sulla terra oggi, ma di quello che è accaduto a Verona, ennesimo episodio di discriminazione tra Italiano e Italiano, indigna ma poi non più di tanto.

Sinceramente sono stanco di vedere questa ipocrisia in particolare nella politica, che doveva intervenire in modo tempestivo e se era necessario anche non far disputare più l’incontro, non è intervenuta la federazione e in ultima non è intervenuta la lega, con i suoi giudici di campo e l’arbitro autorità assoluta. Però cosa vogliamo aspettarci dalla categoria arbitrale cosi mediocre, dove non vede ciò che gli compete sul rettangolo di gioco, vedi l’ennesimo errore accaduto a Torino dove non è stato assegnato un rigore grosso come una casa ai granata. Poteva e doveva intervenire contro lo striscione apparso ieri a Verona. Non ditemi che non aveva alcuna autorità. Chi lo dice non conosce affatto il regolamento del calcio e di questo non mi meraviglierei più di tanto.

Personalmente mi aspetto un intervento deciso una volta per tutte ad iniziare dalla politica a finire alla società Hellas Verona. Nella speranza che questi episodi non avvengano più, almeno negli impianti sportivi come può essere uno stadio di calcio e noi Italiani del sud non essere offesi in determinati contesti. Poi so per certo che fuori avverrà sempre ben altro, ma non meravigliamoci delle baby gang, dei femminicidi, le guerre e molto altro. Se non riusciamo a risolvere questi problemi, non meravigliamoci di cose molto più gravi fomentati con i nostri comportamenti, vedi Verona.

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