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Quale decisione su Bologna Inter?

Locandina saggezza del pallone 85

Locandina saggezza del pallone 85

 

Il 22 dicembre 2021, il tribunale della corte di appello sportiva del Coni, ha dato ragione al Napoli, ribaltando la decisione del giudice sportivo, di assegnare la vittoria di tre a zero a tavolino alla squadra bianconera per non essersi presentato a giocare la partita. La decisione venne presa, dopo che l’Asl di Napoli, blocco la squadra partenopea, non facendola partire per la volta di Torino e quindi la gara non si giocò. La società guidata da Aurelio De Laurentiis ebbe una vittoria importante che stravolse le future decisioni e ogni squadra con giocatori colpiti dal virus Covid-19, non in grado di disputare la gara, non si sono più presentate e le stesse sono state tutte ripetute. Ci fu anche una richiesta della Lazio di avere la partita vinta contro il Torino ma anche questa fu ripetuta.

L’Inter ha fatto ricorso alla corte di appello del Coni, per avere la vittoria a tavolino e non ripetere la gara contro il Bologna. Ricordiamo che la squadra rossoblù non si è presentata al Dall’Ara, per essere impossibilità a giocare, causa presenza di tesserati colpiti dal virus Covid-19. La partita dovrà ripetersi il 27 di aprile.

Dopo circa sedici mesi dalla sentenza che ha modificato le regole, costringendo la lega di serie A a far rigiocare le partite non disputate causa Covid-19, la corte di appello sportiva si trova a prendere una decisione importante, dopo l’ennesimo ricorso di una società che milita nel campionato di serie A. La logica prevenderebbe il rigetto del ricorso e quindi di far disputare la partita nella data stabilita, altrimenti avrebbe un contro senso e in contrasto con la decisione presa il 22 dicembre 2021, se assegnasse la vittoria a tavolino all’Inter. Falsando ancora una volta la regolarità di un campionato con numerose pecche e con un quadro dirigenziale della Lega di serie A, troppo ballerino e poco consono a far rispettare le regole ai propri tesserati e alle società che la compongono. Regole cambiano durante il corso del campionato in base a chi fa la voce grossa e a chi riesce a piangere e a farsi ascoltare.

La possibile vittoria assegnata all’Inter ricambierebbe ancora una volta le regole durante il suo svolgimento, visto che la stessa squadra è in lotta per lo scudetto e sarebbe un danno nei confronti del Milan e dello stesso Napoli. E’ evidente ancora una volta, che nel calcio come purtroppo nella società in cui viviamo, le regole cambiano a seconda di quello che fa più comodo. 

Il calcio è malato e agonizzante, la mancata qualificazione ai prossimi mondiali in Quatar per la seconda volta consecutiva della nostra nazionale, è dato inequivocabile. La cura e la risoluzione del problema non si risolve puntando il dito contro la Superlega o assegnando le colpe ad altri come nostro costume. Questo sport cosi gestito, appassiona sempre meno e i pochi sponsor rimasti cominciano anche ad avere dubbi  nell’investire nel calcio, dove la scarsità di veri campioni e non presunti o resi tali dal sistema compiacente che lo rende tale per venderlo al prezzo più alto e non importa se giocherà, cosa fondamentale e assicurarsi lo stipendio più alto. 

Il calcio italiano va rifondato e su questo siamo più che sicuri. Evitando ipocrisie e tante belle parole inutili, ci vogliono i fatti e senza di questi non meravigliamoci se anche ai mondiali del 2026 non ci saremo, a quel punto non sarà un errore, ma un atto diabolico di chi dice di cambiare e non cambierà mai, come il lupo che cambia il pelo e non il vizio di farsi male. Come spero che il Coni nella sua decisione, non decida di farsi male con l’ennesima decisione impopolare.

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