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I soliti errori tattici, tecnici e mentali

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La Juventus nel primo sabato di autunno scopre come non si fosse mai accorta di avere dei difetti, quei dolori attrosici che scompaiono nei mesi estivi e riappaiono inesorabilmente senza scampo con i primi freddi. 

Dopo la bella prestazione e vittoria contro la Lazio, in un pomeriggio di fine estate, pensavamo tutti o meglio ci auguravamo di avere messo alle spalle i soliti errori e di avere ritrovato una squadra in grado di dare delle soddisfazioni e perché no, dare fastidio a quelle squadre costruite per vincere lo scudetto.

Tutto andato in fumo nella prima trasferta emiliana, dove trovando una squadra organizzata e preparata bene ad affrontare la Juventus, ha fatto riaffiorare i soliti problemi. Le colpe come al solito sono da scaricare ai calciatori, i quali devono assumersi le loro responsabilità, basta scaricare sul povero Allegri. Quando si vince e merito di Manganelli e del suo staff, quando si perde e colpa dei calciatori. 

Sono loro i colpevoli, gli unici da licenziare, da mettere a pane acqua. Sono i calciatori colpevoli di posizionarsi male in campo e non capire il disagio di Locatelli quando affronta una squadra posizionata in campo con il 4 2 3 1, vedi Bologna. É colpa sempre dei calciatori se non hanno idee nel venire fuori con idee diverse quando affronti queste partite e non sanno leggere la gara e posizionarsi in modo diverso.

Sono sempre loro a decidere le stesse sostituzioni di partita in partita senza mai cambiare assetto tattico per mettere in difficoltà la squadra avversaria.

Voi vi farete la fatidica domanda, ma l’allenatore cosa sta a fare in panca? Semplice a dire a fine gara, quando si perde in questo modo che la colpa è dei calciatori. Grazie anche a quei giornalisti e opinionisti della domenica anche se era sabato che la colpa e dei calciatori.

Non importa se siamo al terzo anno con l’attuale allenatore e non si é visto un briciolo di crescita ma si sa, la colpa non è sua, ma dei calciatori e della società.

Quando scopriranno la verità non sarà mai troppo tardi. In ogni modo fa comodo sapere di avere lui come avversario, la squadra che per modo di dire allena non vincerà mai. No per colpa sua ma dei calciatori.

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