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Caro Allegri il tempo delle chiacchiere è terminato. Una cortesia dimettiti

Locandina saggezza del pallone 47

 

Il Benfica ottiene la dodicesima vittoria stagionale a Torino in Champions League contro le ceneri di una Juventus oramai agonizzante e priva di tutto. La squadra bianconera viene sconfitta per la seconda volta e resta ultima in classifica a fare compagnia al Maccabi Haifa. L’Europa da ancora una volta lezioni di calcio ad un gruppo privo di identità e di gioco e di idee. Le altre squadre si presentano con ragazzi e giocatori esperti che corrono in mezzo al campo, la Juventus, questa Juventus, si presenta incerottata e con i scarti di altre società, venuti a svernare in attesa della primavera perchè un allenatore matusalemme e una società inesperta, non riescono ad avere un progetto e una crescita. 

Ancora una volta la squadra bianconera è passata in vantaggio e per l’ennesima volta non è riuscita a portare a casa il risultato. Non riesce a fare le ripartenze, giocatori che partono in attacco ma si fermano perchè non sanno a chi dare il pallone. Molti avevano accolto con grande entusiasmo l’arrivo di calciatori come Di Maria, Pogba, Paredes, pensando che con questi poter risolvere i problemi di questa squadra. Cosa abbiamo ottenuto, uno infortunio al ginocchio, l’altro ha problemi muscolari, e Paredes che pensa di giocare ancora in Francia nel torneo Play Station.

Allegri ci racconterà ancora la favola di Cappuccetto rosso o quella di Biancaneve e i sette nani, forte di un contratto milionario difficilmente intaccabile, anche lui l’ultimo prima della pensione, che lega la società a restare inerme e far penare i propri tifosi. 

Il problema è non vedere di partita in partita il nulla, sempre lo stesso canovaccio di una banda Brancaleone, lanciata all’arrembaggio di quel miraggio che si chiama vittoria, Una squadra che gioca per non perdere e non per vincerle le partite. Una squadra che lotta per non retrocedere e no per vincere lo scudetto. Domenica il Var e gli errori arbitrali hanno allontanato l’attenzione su un gruppo che anche contro la Salernitana aveva fatto ridere.

Abbiamo capito che anche quest’anno conteremo i giorni e i mesi alla fine di questo campionato affinchè termini il più presto e nella speranza di vedere eventi diversi e gente che faccia le valigie a partire dalla società a finire a quel gruppo di calciatori pronti con la valigia in mano ad accasarsi in altri lidi che non siano quelli bianconeri.

Chiudo con un messaggio rivolti a quei tifosi che vanno allo stadio nella speranza di vedere una partita diversa e festeggiare alla vittoria, gli ammiro per il coraggio e allo stesso tempo gli esorto a stare a casa dando un segno di protesta contro questa squadra, questo allenatore e questa società.

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