Massimiliano Allegri è un allenatore esonerato dallo scorso anno, al termine della scorsa stagione la società aveva comunicato il proprio dissenso nel lavoro svolto dal tecnico livornese, eliminazione dalla fase a gironi della Champions League e la mancata qualificazione alla finale di Europa League. Oltre alla eliminazione dall coppa Italia contro l’Inter. I dissapori tra Allegri e Francesco Calvo sono montati di settimana in settimana, finchè lo stesso lo voleva fuori dalla Juventus. C’erano tutti i presupposti per esonerare Allegri, e con contatti con allenatori in lizza per sostituirlo. La cosa non andò in porto per un contratto esoso dell’attuale allenatore e dall buona uscita da versare.
La situazione in questa stagione è andata bene finchè l’interesse comune tra squadra, allenatore e società sono state impegnate nella corsa scudetto. Buttata via nella partita contro l’Empoli, montando di partita in partita il malessere è andato aumentando, arrivando alla irreversibilità di una crisi molto pericolosa pronta a far cadere la Juventus in zona di classifica fuori dalla zona Champions League. In poche parole una catastrofe annunciata. Meravigliarsi e prendersi in giro è malafede intellettuale e girarsi dall’altra parte non aiuta a venire fuori.
Il contratto di Massimiliano Allegri pesa e non poco sul presente e futuro della Juventus. Per risolvere il problema o provare a risolverlo serve coraggio e unità di intenti all’interno della società e tra società e proprietà.
L’allenatore non si dimetterà e allenerà anche il prossimo anno visto che il contratto scade a giugno del prossimo anno. Quindi la palla è nelle decisioni della società. Ancora di più nelle casse della proprietà e nella voglia di esonerarlo.
Il resto sono chiacchiere inutili e parlare di calciomercato in questa situazione e pensare che i tifosi tutti siano ingenui e con l’anello al naso. Bisogna decidere al più presto cosa si vuole fare con l’allenatore e come costruire il futuro. Quindi le colpe sono della proprietà e di conseguenza della società. Una cosa è certa il rispetto nei confronti dei tifosi è pura utopia. Attendiamo la fine o la rinascita.